Nel nome di Dio, il Più Antico, il Più Grande.
Consumati sono i cuori dei sinceri nel fuoco della separazione: Dov’è il lampeggiar di luce del Tuo Volto, Diletto del mondi?
Coloro che Ti son vicini sono stati abbandonati in desolata tenebra: Dov’è il fulgore mattutino del ricongiungimento a Te, Desìo dei mondi?
Tremanti su remote piagge, giacciono i corpi dei Tuoi prescelti: Dov’è l’oceano della Tua presenza, Fascinator dei mondi?
Al firmamento della Tua generosa grazia si protendono anelanti mani: Dove le piogge del Tuo largire, Esauditor dei mondi?
Ovunque gl’infedeli son montati in cime d’oppressione: Dov’è l’avvincente potere del Tuo imperante calamo, Soggiogator dei mondi?
Per ogni canto rintrona un latrar di cani:
Dov’è i leone della selva della Tua possanza, Flagellator dei mondi?
Il gelo ha serrato gli uomini tutti: Dov’è la vampa del Tuo amore, Fuoco dei mondi?
Ha raggiunto l’estrema vetta la sventura: Dove i segni del Tuo soccorso, Salvezza dei mondi?
Folle d’uomini sono avvolti nelle tenebre: Dov’è lo splendore del Tuo fasto, Fulgor dei mondi?
Gli uomini protendono cervìci di livore: Dove sono le spade della Tua vendetta, Annientator dei mondi?
L’avvilimento ha toccato il bàratro più fondo: Dove sono gli emblemi della Tua gloria, Gloria dei mondi?
Travagli hanno afflitto il Rivelatore del Tuo Nome il Misericordiosissimo: Dov’è il gaudio dell’Alba della Tua Rivelazione, Delizia dei mondi?
Spasimi d’angoscia hanno afferrato tutte le genti della terra: Dove i vessilli della Tua letizia, Esultanza dei mondi?
Vedi l’Oriente dei Tuoi segni velato da bieche suggestioni: Dove le dita della Tua possanza, Gagliardìa dei mondi?
Torrida sete ha colto tutte le genti: Dov’è il fiume della Tua munificenza, Mercè dei mondi?
L’umanità intera è stretta in vincoli di cupidigia: Dove le incarnazioni del distacco, Signore dei mondi?
Vedi quest’Offeso in solitario esilio: Dove le legioni del cielo del Tuo comando, Sire dei mondi?
Sono stato abbandonato in terra straniera: Dove gli emblemi della Tua fedeltà, Fiducia dei mondi?
Spasimi di morte hanno ghermito gli uomini tutti: Dov’è il sorgere del Tuo oceano di vita eterna, Vita dei mondi?
Sussurrii di Satana han mormorato in ogni creatura: Dov’è l’ignea vampa del Tuo fuoco, Luce dei mondi?
L’ubriachezza della passione ha depravato il più della gente: Dove sono le albe della purità, Desìo dei mondi?
Vedi quest’Offeso celato fra i Siriani da velo di tirannide: Dov’è l’irraggiare della Tua albeggiante luce, Lume dei mondi?
Mi vedi impedito di parlare: E donde allora sgorgheranno le Tue melodie, Usignolo dei mondi?
E tra le genti, molti sono ingrovigliati in fantasie di vano immaginare: Dove sono gl’inter-preti della Tua certezza, Sicurtà dei mondi?
Naufraga Bahá in un mare di tribolazione: Dov’è l’Arca della Tua salvezza, Salvator dei mondi?
Vedi l’Aurora della Tua favella nel buio del creato: Dov’è il sole del firmamento della Tua grazia, Dator di luce ai mondi?
Sono state spente le lampade di verità e purezza, lealtà ed onore: Dove i segni della tua collera vendicatrice, Motor dei mondi?
Vedi Tu uno che si sia fatto paladino del Tuo Essere, o che ponderi quel che Gli è accaduto sul sentiero del Tuo amore? S’arresta ora la Mia penna, Amatissimo dei mondi.
Stroncati dai turbinosi nembi del destino giacciono i rami del Divino Albero di Loto: Dove le insegne del Tuo soccorso, Campione dei mondi?
Ricoperto è questo Viso da polvere di calunnia: Dove gli zèfiri della Tua pietà, Misericordia dei mondi?
Il sacro manto è imbrattato dalla gente del raggiro: Dov’è la veste della Tua santità, Fregiator dei mondi?
Immoto è il mare della grazia per ciò che mani d’uomo hanno operato: Dove le ondate della Tua munificenza, Desìo dei mondi?
Per la tirannia dei Tuoi nemici è serrata la porta alla Divina Presenza: Dov’è la chiave dei Tuoi doni, Disserrator dei mondi?
Ingiallite sono le foglie pei velenosi fortunali della sedizione: Dove le torrenziali acque delle nubi del Tuo favore, Donator dei mondi?
Ottenebrato è l’universo da polvere di peccato: Dove le brezze della Tua indulgenza, Perdonator dei mondi?
Solo è questo Giovine in desolata landa: Dov’è la pioggia della Tua empirea grazia, Largitor dei mondi?
O Penna Suprema, nell’eterno reame abbiamo Noi udito il Tuo dolcissimo invocare: Porgi Tu ascolto a quel che la Lingua della Maestà risponde, Vilipeso dei mondi!
Se non per il gelo, come potrebbe vincere il calore del Tuo dire, Esegèta dei mondi?
Se non per la sventura, come sfolgorerebbe il sole della Tua pazienza, Luce dei mondi?
Non rammaricarTi a cagione dei malvagi. FosTi creato per patire e sopportare, Pazienza dei mondi.
Quanta dolcezza nel Tuo albeggiar sull’oriz-zonte del Patto fra i sobillatori delle sedizioni, e nel Tuo anelare a Dio, Amore dei mondi.
Per Te lo stendardo dell’indipendenza fu issato sui sommi picchi: E ribollì il mare del favore, Incanto dei mondi.
Per la Tua solitudine sfolgorò il Sole del-l’Unicità, e nel Tuo esilio la terra dell’Unità ebbe ornamento. Pazienta, Esule dei mondi.
Dell’umiliazione abbiamo fatto abbigliamento di gloria, e dell’afflizione il fregio del Tuo tempio, Vanto dei mondi.
Li vedi i cuori rigurgitanti odio! È da Te sorvolare, o Tu Che celi i peccati dei mondi.
Le spade guizzano, e Tu avanza! Gli strali sfrecciano, e Tu affrettati, Sacrificio dei mondi.
Gemi Tu, o Io? Son Io Che piango al-l’esiguità del Tuoi eroi, o Tu Che hai tratto lamenti ai mondi.
In verità, ho udito il Tuo grido, o Gloriosissimo Diletto; e ora Bahá, il volto infiammato nella calura della tribolazione e nella vampa del Tuo fulgido verbo, S’erge fedele sull’ara del-l’olocausto, anelando a compiacerTi, Ordinator dei mondi.
O ‘Alí-Akbar, rendi grazie al tuo Signore per questa Tavola donde ti è dato respirare la fragranza della Mia mitezza e apprendere quel che ci ha colti sulla via di Dio l’Adorato di tutti i mondi.
E il servo che la legga e mediti s’infiammerà nelle sue vene un fuoco che arderà i mondi.