Il peccatore, quando si sente completamente distaccato e libero da tutto fuorché Dio, deve implorare la Sua indulgenza e il Suo perdono. La confessione di peccati e colpe davanti a creature umane non è permessa, perché ciò non ha mai condotto né mai condurrà al perdono di Dio...
Il peccatore deve, in solitudine dinanzi a Dio, invocare misericordia dall’Oceano della misericordia, impetrare il perdono dal Cielo della generosità, dicendo:
O Dio, mio Dio! T’imploro per il sangue dei Tuoi veri amanti, i quali furono così rapiti dalla Tua dolce parola che corsero verso il Fastigio della Gloria, il sito del gloriosissimo martirio, e Ti supplico per i misteri che si trovano racchiusi nella Tua sapienza e per le perle custodite nell’oceano della Tua munificenza, di concedere il perdono a me, a mio padre e a mia madre. Tra coloro che mostrano misericordia, in verità, Tu sei il Più Misericorde. Non v’è altro Dio all’infuori di Te, il Longanime, il Più Munifico.
O Signore! Tu vedi questa essenza di iniquità volgersi all’oceano del Tuo favore e questa debole creatura cercare il regno della Tua divina potenza e questo povero essere protendersi verso l’astro della Tua ricchezza. Per la Tua misericordia e la Tua grazia, non deluderlo, o Signore, non privarlo delle rivelazioni della Tua munificenza nei Tuoi giorni, non scacciarlo dalla Tua porta che hai spalancato a tutti coloro che dimorano nel Tuo cielo e sulla Tua terra.
Ahimé! Ahimé! I miei peccati mi hanno impedito di avvicinarmi alla Corte della Tua santità e le mie colpe mi hanno fatto smarrire lungi dal Tabernacolo della Tua maestà. Ho commesso ciò che mi proibisti e trascurato ciò che mi ordinasti.
Ti prego, per Colui Che è il sovrano Signore dei Nomi, di decretare per me, con la Penna della Tua munificenza, ciò che mi permetterà di avvicinarmi a Te e mi purificherà dai miei misfatti che si sono interposti tra me e la Tua indulgenza e il Tuo perdono.
In verità, Tu sei il Potente, il Munifico. Non v’è altro Dio all’infuori di Te, il Possente, il Benigno.